Come è suddiviso il percorso?
Nove tappe per nove esperienze uniche
Il tracciato, accessibile a tutti i tipi di utenza senza bisogno di particolare preparazione tecnica, attraversa il massiccio del Gran Sasso e i monti della Laga, la valle del Vasto e il monte Calvo, oltre a immergersi nella magia del lago di Campotosto e a offrire una visuale a 360 gradi delle principali catene montuose dell’Appennino Centrale.
E incontra luoghi di venerazione e tracce del passaggio di numerosi santi: San Celestino V, San Bernardino, San Giovanni Paolo II, San Giovanni da Capestrano, San Franco, San Vincenzo, Beato Andrea, Venerabile (quasi Beata) Anfrosina Berardi.
Grazie alla sua conformazione ad anello il percorso, che parte dalla basilica di Santa Maria di Collemaggio all’Aquila e vi fa ritorno dopo circa 170 chilometri suddivisi in nove tappe (dieci con una segmentazione ulteriore opzionale) attraverso i sentieri meno esplorati e più suggestivi della montagna aquilana, rappresenta anche un circuito di collegamento con i principali Cammini regionali e interregionali che solcano il capoluogo abruzzese e l’area circostante.
Ad accompagnare il camminatore un’esclusiva credenziale denominata il “Passaporto dell’Appennino” che, oltre a consentire di raccogliere i timbri e tenere traccia degli appunti di viaggio, segnerà passo dopo passo il Cammino con pensieri e descrizioni e sarà un bel ricordo da conservare.
Un’immersione a tutto tondo in un territorio che per la ricchezza delle tipicità enogastronomiche, per l’incanto delle aree abitate piene di storia e di storie da scoprire, per la bellezza struggente della sua natura incontaminata, rappresenta una scoperta indimenticabile per chiunque vi si cimenti.